- Fabrizio - |
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| 19 GIUGNO 2007Pochi giorni dopo la precedente escursione, lo spettacolo che si offre è già peggiorato e lo scioglimento del firn residuo e del ghiacciaio procede a ritmi veloci e incessanti. La morena frontale è completamente priva di neve, e circa metà del bacino inferiore, a chiazze , è privo di manto nevoso. Già appaiono i detriti che costituiscono la copertura superficiale del ghiacciaio e le colate di morenico. Sotto la vetta centrale è affiorato permafrost ed una grossa lente di ghiaccio vivo, destinata a fondere a breve...
Il bacino del Calderone si presenta già diviso in due parti, e tutti i nevai incastonati sulle pareti si sono sciolti . Anche la parte superiore del ghiacciaio comincia ad essere intaccata dal caldo, e lo scioglimento della neve fa già affiorare rocce e detriti.
Il ruscellamento è intenso e le frane di roccia e detriti dalle pareti sono frequenti e pericolose. Tutto ciò nonostante il cielo coperto e la temperatura non troppo alta! Nella parte centrale del bacino inferiore, in corrispondenza dell'inghiottitoio detto " Porta del Calderone" si accumula dell'acqua e si nota una certa trasparenza azzurrina, merito del ghiaccio sottostante. è proprio in questo punto che , nei mesi seguenti , si verificherà l'apertura di una voragine e l'emersione del ghiaccio antico stratificato : una catastrofe.
Piccolo appunto : al termine della salita, nella conca, l'incudine di un cumulonembo ha portato un breve rovescio di nevischio, vento e calo della temperatura. Al termine, è tornato implacabile il sole e il caldo...
LE NUMEROSE FOTO A SEGUIRE SONO TUTTE MIE E RISALGONO ALL'ESCURSIONE SUL CALDERONE, SALENDO DA PRATI DI TIVO, DEL 19 - 06 - 2007GHIACCIAIO DEL CALDERONE, VISUALE COMPLETA E PANORAMICA, CON LA VETTA OCCIDENTALE DEL CORNO GRANDE 2912m.
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