MONTE CASTEL FRAIANO 1415m. Per l'Abetina di Selva Grande e la chiesa di Santa Maria del Monte

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- Fabrizio -
view post Posted on 10/4/2011, 20:30 by: - Fabrizio -

Padre Gran Sasso, Madre Majella

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Castelli (TE) - C.da Rava

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Escursione in compagnia di Antonio (wolfspirit su forum abruzzometeo) sul Monte Castel Fraiano.

Il nostro giro sarà un lungo anello, partiamo nei pressi di Acquaviva di Roccaspinalveti, risaliamo tutta l'Abetina di Selva Grande, sul versante est della montagna, poi arriviamo alla chiesa di Santa Maria del Monte, passiamo davanti al rifugio del cinghiale, e attraverso la faggeta raggiungiamo la cresta con decine e decine di pale eoliche. Per cresta raggiungiamo la cima, poi scendiamo verso sud sul versante opposto fino al lago la Croce, risaliamo in cresta fino a riscendere al paese di Castiglione Messer Marino, dove fa notte. Il rientro è tutto in notturna, con 1 ora e mezza di marcia sulla strada asfaltata.

Questo monte è uno dei tanti attorno a Castiglione Messer Marino che è stato scempiato dalla costruzione delle pale eoliche, con strade sterrate in cresta e impatto paesaggistico, acustico e faunistico notevole. Senza contare il grave dissesto franoso in cui versa tutta la val Sinello,causato da secoli di pastorizia, agricoltura in quota e disboscamento. Questi splendidi territori dovrebbero essere rimboschiti e valorizzati in ben altro modo!

Dalla fondovalle Sangro, deviamo per Colledimezzo, quindi Montazzoli, e andando verso Castiglione prendiamo verso sinistra la stretta e dissestata strada che porta alla frazione Acquaviva di Roccaspinalveti. Ci fermiamo qualche km prima della contrada su una curva, ai piedi della cresta erbosa e spoglia di Colle dell'albero, anch'essa tutta con pale eoliche, e partiamo alle 9:00.

Prima scendiamo fra campi e arbusti, e , dopo aver guadato 3 ruscelli non senza difficoltà, riusciamo ad entrare nella parte più bassa dell' abetina di Selva Grande, e la risaliamo fino alla strada che la divide su pendio ripido e fangoso.

Dopo la strada, rientriamo nell'abetaia mista, e risaliamo un lungo crinale boscoso che costeggia un vallone pieno di abeti fino a incrociare 2 strade sterrate nel bosco, che ignoriamo. Proseguiamo tra tratti di faggeta e tratti di arbusteto più aperti e panoramici, ma intricati, e sbuchiamo sulla strada asfaltata che porta alla chiesa e al rifugio. La neve è in aumento costante, e alla fine misureremo accumuli minimi di 25 cm. con punte di 35cm. . A causa della neve mi incazzo non poco, perchè mi entra acqua nelle scarpe e mi sto impantanando tutto : urgerebbe attrezzatura adatta e ciaspole!!

Raggiungiamo la chiesa di Santa Maria del Monte e il Rifugio del Cinghiale, in una bellissima piana sui 1100-1200 metri di quota tutta innevata , tra i monti Castel Fraiano e Fischietto, quelli con le torri eoliche...

Immaginiamo cosa dovevano essere queste montagne, le regine dei monti Frentani, prima della costruzioni delle pale eoliche e delle infrastrutture in quota...sicuramente un paradiso boscoso e panoramico!!

Raggiungiamo quindi la cresta, e , nonostante le pale disturbino visuale e udito...ammiriamo panorami splendidi sull'alto e medio Sangro, Capracotta e il monte Campo, la Majella e il monte Porrara, l'Alto Molise e le valli dei fiumi treste e sinello sotto di noi. L'Adriatico è ben visibile !

In particolare notiamo come questi monti , in particolare la testata della val Sinello, costituiscano un anfiteatro a ferro di cavallo rivolto verso nord-est , e si capisce subito con quali correnti questi monti fanno il pieno di pioggia e neve. Quelle correnti che son mancate in questi anni, condannando alla siccità questi territori...
Interessante notare la direzione del vento (nord-est) che ha attaccato la neve su tutti i tronchi della faggeta proprio sulle parti sopravvento!

Arriviamo quindi per strada sterrata ( :cesso ) sulla cima a panettone del Castel Fraiano , panoramicissima, e dopo le foto di vetta ci buttiamo sul versante opposto attraversando un rimboschimento a pino nero. Arriviamo allo splendido Lago la Croce, a forma di 8 con una parte grande e una piccola, in gran parte ricoperto da canneto e quindi in via di interramento.

Il posto è fantastico, paludoso, con bella vegetazione, e al tramonto tutta la cresta del Castel Fraiano si specchia sull'acqua con riflessi arancioni. Lontano si distinguono i profili del Matese e della Gallinola, e più a sud le montagne della Campania.

Infine scendiamo al paese, di notte, e dovremo tornare in notturna sulla strada asfaltata spaccagambe per alcuni km fino alla macchina, che vuoi per la stanchezza, voui per paure infondate, sembrava non arrivare mai .

Per quasi tutta la giornata la temperatura si è mantenuta bassa, vicino o sotto lo zero nonostante il sole, con terreno gelato o fangoso tipo granita, lastre di ghiaccio e vetrato sull'asfalto molto insidiose, ma siamo riusciti ugualmente a fare uno splendido giro di inizio inverno.
 
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3 replies since 10/4/2011, 20:30   1695 views
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