Colle Del Telegrafo - Val Pescara

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- Fabrizio -
view post Posted on 8/12/2012, 21:23 by: - Fabrizio -

Padre Gran Sasso, Madre Majella

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Castelli (TE) - C.da Rava

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COLLE DEL TELEGRAFO

In questa descrizione, voglio scrivere di un colle a cui sono molto affezionato, fin da ragazzino, quando lo vedevo ogni giorno andando al liceo galilei, o passeggiando in spiaggia, e desideravo di salirci. Cosi a più riprese mi avventurai da solo o in compagnia per salire in cima. La quiete e la pace che si avvertivano lassù,osservando dall'alto la città, sono state emozionanti dalle prime volte, e lo sono anche adesso.
Così nel corso degli anni, ho visitato questa collina più volte, durante tutte le stagioni, anche se le più belle sono senza dubbio la tarda primavera e l'inverno, quando nevica fin sulla costa.
Ringrazio tutti quelli che son venuti assieme a me lassù e con cui ho condiviso bei momenti, in particolare Emiliano, Diletta, Pierluigi.

Le foto del reportage sono relative agli anni 2004-2005 e sono mie, e di Diletta Sorce.


Arrivando dall'asse attrezzato verso pescara, o guardando il profilo collinare dalla spiaggia, salta subito all'occhio una collina con un ripetitore, dalla sommità piatta e allungata,che chiude a nord la val Pescara, tra le poche sopravvissute nella zona alla crescente cementificazione ed espansione della città. Per la sua ricchezza floristica,faunistica ed archeologica, rappresenta un patrimonio enorme per la città di Pescara, purtroppo ancora sconosciuto alla maggior parte delle persone.

La sua forma è il risultato dell'escavazione di argilla lungo i versanti, che ha creato sul lato sud-est una caratteristica rupe.

La quota raggiunta è di 140m. s.l.m. , mentre geologicamente fa parte degli accumuli sedimentari pliocenici,ed è formata prevalentemente da strati argillosi, mentre sulla cima sono presenti alcuni banchi di sabbie gialle, e ghiaia incoerente residuo di banchi conglomeratici. Fa quindi parte delle ultime elevazioni del subappennino aprutino verso il mare.

La flora che si incontra è molto varia, con elementi di macchia mediterranea quali viburno,alaterno,caprifoglio,smilax aspera,asparago,fillirea,marruca,pino d'aleppo,ginestra,leccio. Sulle rupi sono presenti atriplex halimus e ampelodesma. Presenti anche biancospino,olmo,roverella,carpino,orniello,alloro,mandorlo,prugnolo,emero,sorbo. e piante ruderali come ailanto e robinia. Spesso queste ultime, in associazione ad edera,clematide e rovi, formano boscaglie impenetrabili lungo alcuni fossi umidi che scendono lungo il versante marittimo del colle.
La strada fonte borea-colle del telegrafo, presenta maestosi esemplari di roverella.

Sulle pendici, nelle zone non edificate, si estendono ancora coltivazioni di uliveti e vigneti, inframezzate da siepi divisorie.


La pianura sulla cima, nel periodo di fioritura, diventa un vasto prato con prevalenza di sulla,cirsium arvense e ginestra, con tarassaco e numerose e rare orchidee, specialmente nel mese di maggio-inizio giugno.

La fauna è varia, con rospi,ricci,volpi, poiane,gheppi, ed uccelli sia stanziali che di passo. Sulla parete est - sud-est nidifica una numerosa colonia di gruccioni, visibile specie nei mesi di maggio e giugno.

Da essa il panorama è superbo, spaziando su tutta la costa dal promontorio di Torre mucchia a sud, a quello di Silvi a nord, e oltre le colline di Cologna, la foce del vomano e ancora. Verso l'interno la vista abbraccia tutta la val Pescara con le catene di Majella,Morrone e Gran sasso a chiudere verso ovest.

Poco sotto la cima verso nord est, scendendo, si apre una piccola grotta nelle sabbie conglomeratiche.

Probabilmente per queste caratteristiche, il colle del Telegrafo fu abitato fin da epoche antiche. Nel 2006 sono iniziati i lavori di scavo archeologico sulla sommità,all'interno del progetto del Parco archeologico di colle del telegrafo, che mira a valorizzare e promuovere la conoscenza della presenza umana stprica nell'area di Pescara. Dall'analisi delle strutture archeologiche e dei materiali ceramici rinvenuti durante le attività di scavo è stato possibile ricostruire l'occupazione della sommità del colle, documentata a partire sin dall'età romana-repubblicana, e proseguita fino all'età medioevale. In particolare il ritrovamento delle fondamenta di una torre risalente al periodo longobardo-bizantino.

Attualmente i lavori per il parco sono ancora in stato parziale.

La via d'accesso principale è il cancello che porta al ripetitore, su strada colle marino. Altrimenti un'altra via di accesso, ma impervia e per persone pratiche, è un ripido sentiero che si inerpica da un piccolo slargo lungo strada fonte borea-colle del telegrafo, che permette di immergersi nei vari ambienti vegetazionali, passando sull'orlo della rupe est fino ad arrivare sulla cima.


colle del telegrafo - da google earth

Edited by - Fabrizio - - 9/12/2012, 13:58
 
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